Giornata mondiale dell'asino

 GIORNATA MONDIALE DELL'ASINO

 

La giornata mondiale dell’asino, per scelta, viene festeggiata l’otto Maggio dopo la ricorrenza del primo maggio, la festa dei lavoratori. Perché è questo che si vuole celebrare, l’asino come tradizionale strumento di lavoro che per secoli ha affiancato l’uomo.

In molte località italiane la ricorrenza è stata festeggiata con iniziative, passeggiate, concorsi nelle scuole, ecc. Sologno ha un rapporto speciale con questo quadrupede a cominciare dal noto logo del somarello che appare su molte auto non solo di solognesi: un segno di identità.

La ricorrenza mi ha fatto ripensare alla mia esperienza personale con questo animale partendo dai somari … di famiglia.

Gano e il Bigione

Gano aveva un carattere deciso, era autonomo e non voleva essere legato nella stalla perché andava a bere alla fontana da solo aprendo la porta con la bocca e richiudendola, al ritorno, con un calcio. Era popolare tra i giovani del “castello” (borgo del paese) che, quando passavano davanti alla piccola finestra della stalla che si affacciava sulla strada, lo salutavano ed egli, educatamente, rispondeva, con un nitrito. Durante il giorno la cosa non dava problemi ma, qualcuno, salutava Gano anche tornando a casa nelle ore piccole e in quelle occasioni il nitrito di risposta era assai poco gradito dai proprietari!.. Gano era un somaro stizzoso e si vendicava di chi lo indispettiva con calci a tradimento. Per tale caratteristica gli era stato dato il nome di un personaggio del Maggio (Gano da Magonza) che tradì la propria patria svelando ai Saraceni come cogliere di sorpresa a Roncisvalle la retroguardia dei Franchi. Gano era un somaro speciale e il suo ricordo mi è stato trasmesso da mia madre e da mia nonna Maria: i suoi tratti caratteriali lo hanno reso un “personaggio” di famiglia degno di memoria. L’ultimo somaro posseduto dalla mia famiglia è stato il “Bigione” che ho fatto in tempo a conoscere. Ricordo che lo zio Virgilio dal campo “di la’ dal Rio” (verso Cerrè) mi faceva tornare a casa col Bigione carico di legna. Non andavo ancora alle elementari ed ero molto orgoglioso del compito affidatomi dallo zio anche se, in verità, chi sapeva la strada e guidava il ritorno a casa era il Bigione.  

Amori proibiti

Per evitare le fragorose ragliate di corteggiamento dei maschi alle femmine e le altrettanto rumorose risposte nella stagione degli amori (che avrebbero infastidito gli abitanti) venne fatto un accordo tra Sologno e Montecagno in base al quale a Sologno venivano utilizzati solo esemplari maschi e a Montecagno solo femmine. La soluzione metteva al riparo gli abitanti dei due paesi dalle possenti amorose ragliate inevitabili in caso di promiscuità nello stesso paese.

Il ritorno del somaro

 

La ricerca di mezzi a emissioni zero ed a basso costo fa riscoprire il più antico sistema di trasporto a trazione integrale, che tanto successo ha avuto nella nostra montagna. Un mezzo davvero insostituibile per le caratteristiche del territorio non privo di nuova attenzione come risulta da questa simpatica immagine apparsa sui social qualche tempo fa.

Un amico

Questo umile animale ha svolto un servizio prezioso e di grande utilità per le nostre popolazioni facendosi carico (è proprio il caso!) dei trasporti più pesanti. Tra gli animali da lavoro merita, certamente, un posto di primo piano. La giornata mondiale dell’asino, in futuro, potrebbe diventare, anche per Sologno, un motivo per dare un ulteriore riconoscimento a questo amico utile e generoso!.

 

Giuseppe Bonacini

29/05/23


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